BOLOGNA, 28 maggio 2022 – (an/AreaComUS) – La riorganizzazione efficiente del Servizio sanitario nazionale, sotto pressione da oltre due anni di pandemia, non può prescindere dall’intervento di tutti i soggetti che operano al suo interno. È quanto evidenziato a Bologna nei lavori dell’assemblea generale di Aiop, l’Associazione italiana ospedalità privata, in cui era presente anche una delegazione di Universo Salute.
L’assemblea ha chiesto alla politica e al governo di andare oltre il “tetto di cristallo” determinato dalla spending review ancora in vigore. “C’è una legge – ha tenuto a sottolineare la presidente Barbara Cittadini – che non consente di dare una risposta puntuale ed efficiente alla domanda di salute dei cittadini che da anni genera liste d’attesa lunghissime, mobilità sanitaria di media e bassa complessità, rinuncia alle cure per coloro che non si possono consentire la mobilità sanitaria e spesa out of pocket”.
Da qui la necessità di superare il Decreto legge 95 del luglio 2012, aggiunge Cittadini: “Tutte le leggi emergenziali deve avere un inizio e una fine perché quando diventano strutturali deprimono quali-quantitativamente un sistema”. Alla tavola rotonda è arrivato da più parti l’impegno a creare le condizioni per riorganizzare il sistema sanitario attraverso leggi e riforme per dare risposte alle criticità già presenti prima della pandemia.
Ma la sanità privata, che è stata fondamentale per gestire l’emergenza con le sue cliniche e i suoi professionisti, non può esercitare in pieno il suo ruolo perché bloccata da una legge anacronistica e illogica, dichiara l’ordinario di Diritto costituzionale a Roma Tre, Alfonso Celotto: “C’è un problema di finanziamento della sanità soprattutto della sanità privata. Siamo ancora bloccati ai budget del 2011 e del 2012 con il famoso taglio del 2012, ma anche il Decreto legge del 2019 che lo ha in parte superato ha riportato ai budget del 2011. Ormai c’è un tetto anacronistico rispetto al finanziamento della sanità privata. Soprattutto dopo due anni di Covid, con tutta l’esigenza di un finanziamento maggiore per garantire prestazioni miglior e far trovare un sistema sanitario più pronto occorre intervenire su questo anche in vista dei miglioramenti di qualità del Pnrr”.
L’ex ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, componente della Commissione Bilancio alla Camera: “Noi dobbiamo fare un’azione di programmazione che ci permetta di riorganizzare in modo efficiente il Servizio sanitario nazionale e anche la componente privata, quindi l’integrazione tra pubblico e privato. Però questo si fa innanzitutto partendo dalle risorse. Negli anni abbiamo fatto tante azioni organizzative anche di efficientamento della spesa, ma le risorse a 6,3 e 6,5 sono troppo basse: dobbiamo come minimo mantenere il 7,3 del Pil, ma la nostra ambizione sarebbe quella di trovare il modo per arrivare al minimo al 9,5 cioè essere comparabili ai paesi simili al nostro, come la Germania e la Francia”.
Ai lavori hanno partecipato le delegazioni Aiop di Universo Salute e Gruppo Salatto. Nella foto relativa alla giornata conclusiva dell’assemblea Aiop, da sinistra: il dott. Vincenzo Coviello, il dr Mario Mele, l’avv. Michele Fatigato, il dr Cesare Cervia, il dr Giuseppe Lattanzio, il dott Potito Salatto, il dr Giancarlo Pecoriello, il dott Paolo Telesforo e il dr Marcello Paduanelli. (an/AreaComUS)